Stagione Teatrale 2024-2025

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Il Comune di Rignano Flaminio e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, propongono una stagione di sei spettacoli teatrali da novembre 2024 fino ad aprile 2025

Data:

13 novembre 2024

Tempo di lettura:

7 min

stagione teatrale 2024-2025
stagione teatrale 2024-2025

Ad aprire la stagione, il 23 novembre, un evento speciale fuori abbonamento, lo spettacolo Un Sogno, tratto da Il sogno di un uomo ridicolo di Fedor Dostoevskij, adattamento, regia e interpretazione di Anastasia Astolfi, Un sogno è atto unico per voce monologante tratto da "Il sogno di un uomo ridicolo" di Fedor Dostoevskij, racconto fantastico, scritto intorno al 1876, capace di parlarci ancora oggi della necessità di una visione "fantastica" del mondo e della vita,  proprio in un momento in cui il futuro, più che un sogno fantastico, appare come un incubo distopico. Per Dostoevskij l’uomo ha il dovere di porsi degli obiettivi positivi perché la felicità può esistere e cercarla è il vero spirito della rivolta. Nella trasposizione teatrale, curata, diretta e interpretata da Anastasia Astolfi la protagonista è donna. Una donna che si sente inadeguata alla vita e alle relazioni con le altre persone che le sono con il tempo, divenute assolutamente indifferenti come, del resto, tutto ciò che la circonda. Per questo motivo il pensiero del suicidio ha iniziato ad attirarla, fino alla sera in cui… Un racconto fantastico nel senso più proprio all’autore che ci chiama a prendere coscienza della nostra situazione perennemente in bilico tra progresso e catastrofe.

Il 21 dicembre, Central Park West, di Woody Allen, con Antonello Avallone e con Elettra Zeppi, Flaminia Fegarotti, Claudio Morici, M. Angelica Duccilli, regia Antonello Avallone. Quattro cinquantenni ricchi e affermati si trovano invischiati in un turbinìo di tradimenti sentimentali. Forse in questo modo cercano di trovare il segreto della felicità. Dialoghi scintillanti, battute fulminanti, una commedia che non si allontana molto dai cliché di Allen, forse più caustica e sicuramente poco conosciuta. Allen utilizza i suoi personaggi per far uscire il peggio della vita, ovviamente in maniera sempre ironica, a tratti assurda e paradossale, permettendoci di ridere su questo spaccato di vita, se vogliamo, tutto sommato, anche realistico. Esilarante.

Il 18 gennaio, Anna Cappelli, di Annibale Ruccello, con Giada Prandi, regia Renato Chiocca. Anna è una giovane donna che negli anni ’60 si trasferisce da Orvieto a Latina dopo aver ottenuto un posto di lavoro come impiegata comunale. Lontana da casa e dalla sua famiglia (alla quale sembra essere ancora molto legata), la sua vita procede monotona nella noiosa quotidianità della vita di provincia fra la polvere e le scartoffie degli uffici del comune e la convivenza con l’asfissiante Signora Rosa Tavernini e i suoi «puzzolentissimi gatti». La svolta sembra finalmente arrivare grazie all’incontro con il ragioniere Tonino Scarpa, un abbiente scapolo che vive solo nella sua casa con 12 stanze e tanto di cameriera, il quale dopo pochi mesi le propone di andare a vivere con lui ma senza sposarsi. Anna accetta riluttante “l’inconsueta” proposta fra i pettegolezzi delle colleghe bigotte e il disappunto della signora Tavernini. La relazione fra i due non va come sperato e in un crescendo delirante e tragicomico Anna verrà trascinata dalle sue fragilità in una spirale di paura, paranoia e possessività che la porterà a commettere un gesto estremo e inaspettato ma che per lei rappresenta il più grande “atto d’amore” possibile. Anna è una donna in lotta con il suo passato e i suoi demoni. Una vittima del suo tempo e della condizione della donna negli anni ’60 di una società e di una morale che rifiuta ma che non ha la forza di combattere e da cui noi riesce ad emanciparsi.

L’8 febbraio, Il Vecchio e il Mare, di Ernest Hemingway, con Sebastiano Somma, con Cartisia J. Somma, al violino il Riccardo Bonaccini, regia Sebastiano Somma. Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell'impresa. Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero. Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell'essere umano. Il pescespada, durante la lotta, rimane sempre sotto l’acqua, il pescatore non lo vede mai, anche se vorrebbe vederlo, vorrebbe sapere con chi ha a che fare: probabilmente è simbolo di un male più profondo, una ferita che ogni uomo non può eludere ma solo affrontare con tutte le forze che ha in corpo. Il ragazzino Manolin è l'unico che lo capisce e gli è fedele. Ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, ma è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca con maggior fortuna. Manolin però è molto affezionato al vecchio e, appena può, se ne prende cura come se fosse un figlio: un figlio che sogna i leoni! Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza. Dalla loro amicizia capiamo che, probabilmente, il calore umano è l’unico medicamento possibile per alleviare quel male profondo che è dentro ognuno di noi. Alla fine della sua grande carriera di scrittore, Ernest Hemingway rimedita i temi fondamentali di ciò che ha elaborato negli anni, nella cornice simbolica di un'epica individuale e, contemporaneamente, ripercorre i grandi modelli letterari che, come Moby Dick, hanno reso celebre la letteratura nordamericana.

Il 15 marzo, Ago - Capitano Silenzioso, di e con Ariele Vincenti. È la storia di Agostino Di Bartolomei, il Capitano Silenzioso, lasciato ai margini da un mondo che non si volta indietro. Un uomo cresciuto in borgata, tra partite sui prati e cinematografi, che con il suo linguaggio forbito, portava in giro per l’Italia una Romanità diversa, dove i valori di solidarietà ed ironia sono il suo fondamento. Lo spettacolo racconta la Storia di un calcio e di un tempo che non c’è più, attraverso gli occhi e la memoria di un tifoso della Roma, ex Ultrà di Curva anni ‘80, cresciuto nella stessa borgata e amico d’infanzia di Ago. “In porto ci arriveremo sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo”. Era un Capitano Silenzioso, ma quando parlava lasciava il segno. Sul campo affrontava gli avversari con “umiltà ed abnegazione”, quando segnava s’inginocchiava davanti ai suoi tifosi perché “bisogna avere sempre rispetto della gente che paga il biglietto”. Agostino non era capace di essere ipocrita, forse è per questo che è stato emarginato dal suo ambiente, perché era gentile e educato. Ma senza questi valori il calcio cosa diventa?

A chiudere la stagione, il 12 aprile, Lapocalisse, un reading di Valerio Aprea, monologhi scritti per lui da Makkox L'apocalisse è imminente. L'apocalisse è prossima. L'apocalisse è inevitabile. Ma siamo proprio sicuri? Davvero non c'è un barlume di speranza? Un minimo spiraglio di possibile intervento per scongiurare un destino che sembra ineluttabile? E se sì, a quali condizioni? Attraverso quali ostacoli? Siamo ancora in tempo per correggere la rotta? Ma poi, soprattutto, la vogliamo davvero correggere questo rotta?

 

PREZZI ABBONAMENTI E BIGLIETTI:

  • Abbonamento: intero € 60,00 - ridotto € 50,00
  • Biglietto: intero € 15,00 - ridotto (under 18, over 65) € 12,00

Acquistabili su Tickettando al seguente link https://teatropaladino.atcl.18tickets.it/

 

ACQUISTO BIGLIETTI E ABBONAMENTI:

presso il Teatro Paladino da un’ora prima dello spettacolo oppure presso l’Info-point in piazza IV Novembre (accanto Municipio) nei giorni e orari:

  • giovedì 7/11 dalle ore 16 alle 18.30
  • sabato 9/11 dalle ore 10 alle 12
  • giovedì 14/11 dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 18.30
  • sabato 16/11 dalle ore 10 alle 12
  • giovedì 21/11 dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 18.30
  • sabato 23/11 dalle ore 10 alle 12
  • da Dicembre in poi tutti i giovedì dalle ore  9 alle 12 e dalle ore 16 alle 18.30

 

CONTATTI:

  • Biglietteria tel. 331/4378825 
  • Ufficio Cultura Comune tel. 0761/597953
  • www.atcllazio.it
  • Facebook: ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio https://www.facebook.com/atcl1
  • Instagram: ATCL Lazio https://www.instagram.com/atcl_lazio/

 

 

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 09/12/2024, 12:45

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